Aprile “dolce dormire” per davvero? Cosa dice la scienza

Perché ad aprile ci sentiamo più stanchi e abbiamo più sonno rispetto agli altri mesi? C’è un detto popolare, ma la conferma arriva dalla scienza.

La saggezza popolare molto spesso è frutto di stereotipi e luoghi comuni ma, dall’altra parte, anche il frutto di una lunga esperienza pratica, col tempo confermata anche da studi e, nella nostra contemporaneità, anche da prove scientifiche verificate.

donna che sbadiglia
Aprile “dolce dormire” per davvero? Cosa dice la scienza – virtualbologna.it

Ecco quindi che il detto “aprile, dolce dormire”, che identifica un mese centrale per la primavera come periodo in cui ci si sente più stanchi, trova conferme anche nel contesto scientifico: non è un caso che durante le settimane di questo mese ci sentiamo particolarmente stanchi, e che magari abbiamo più sonno rispetto al normale.

Ma da cosa dipende questa sensazione? Perché è proprio aprile il mese in cui, nonostante l’arrivo delle belle giornate, vorremmo solamente passare più tempo sul divano, o nel letto, a dormire? La risposta arriva direttamente dagli studi scientifici.

Perché ad aprile ci sentiamo più stanchi: la risposta dalla scienza

Non dobbiamo quindi sentirci “strani” se, effettivamente, durante le giornate di aprile ci sentiamo più stanchi. Mentre alcuni parlano di “effetto paradosso”, in opposizione alla natura che “rinasce” dopo il letargo invernale, la scienza spiega la maggiore sonnolenza primavera collegandola alle diverse condizioni climatiche, alle quali il fisico deve riabituarsi.

donna stanca sulla scrivania
Perché ad aprile ci sentiamo più stanchi: la risposta dalla scienza – virtualbologna.it

In aggiunta a questo, la maggior quantità di ore di luce a disposizione: l’organismo umano ha infatti un orologio biologico principale, con sede nell’ipotalamo, che regola i ritmi biochimici giornalieri alle quali il fisico deve abituarsi: nelle giornate di primavera, specie dopo il passaggio dall’ora solare a quella legale, il corpo deve riassestare la produzione di melatonina, che avviene negli orari serali (e che quindi viene inizialmente perturbata con un’ora in più di illuminazione).

Inoltre, sia per gli studenti che per i lavoratori, il periodo primaverile è molto spesso sinonimo di maggior lavoro e stress, che arriva tra l’altro dopo diversi mesi invernali e con le ferie estive ancora lontane. Le persone allergiche, poi, si trovano ad affrontare anche le prime fioriture e i problemi che questo comportano; insomma, aprile può essere un mese piuttosto difficile, ma ricordiamoci che è comunque il primo step verso bel tempo, sole, estate e relax!

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