I piatti da provare ad ogni costo a Bologna. Alcune delle prelibatezze della tradizione culinaria della città felsinea.
Bologna è una città che offre numerose attrattive per chi desidera visitarla per qualche giorno. Dalla basilica di San Petronio al complesso delle Sette Chiese, il centro storico è uno dei più estesi e meglio conservati d’Italia, famoso tra l’altro per i tipici portici, dichiarati patrimonio dell’umanità dall’UNESCO del 2021.
Ci sono poi le due torri, simbolo della città: la torre degli Asinelli e quella della Garisenda, citata da dante nella Divina Commedia. Quindi Bologna è una città molto interessante, dal punto di vista storico e architettonico con una intenza vita culturale, alimentata dalla sua Università che con il suo alto numero di studenti influenza profondamente la vita cittadina.
Ma una citazione particolare spetta alla cucina bolognese e alle sue prelibatezze. Una visita nella città non può escludere un tour gastronomico per conoscere alcuni piatti tipici della tradizione locale, già noti ovunque, ma che a Bologna acquistano tutt’altro sapore.
Iniziamo questo viaggio nella cucina bolognese con le lasagne alla bolognese fatte con sfoglie, ne servono almeno sei, a base di farina, uova e spinaci che si alternano a strati di ragù, besciamella, burro, noce moscata e parmigiano reggiano, servite dopo una cottura al forno. Seguono le tagliatelle al ragù bolognese, fatte a mano con farina e uovo, servite con un ricco ragù a base di manzo e maiale e insaporite dal parmigiano.
Per rimanere nei primi citiamo altri due piatti tipicamente locali i tortellini in brodo e i tortelloni. I primi rigorosamente serviti in brodo di manzo e cappone o gallina, mentre i secondi sono conditi con burro e salvia. Altro piatto da provare i passatelli, di origine romagnola ma integrati nella cucina bolognese. Si ottengono con un impasto di parmigiano, pan grattato e uova, dalla forma irregolare e da servire in brodo di carne.
Ci sono poi le crescentine, lo gnocco fritto alla bolognese, rettangoli di pasta fritta nello strutto, fatti con un impasto di acqua, farina, strutto e latte. Da mangiare insieme a salumi o formaggi come lo squacquerone. Per merenda è da assaggiare il panino con la mortadella Bologna IGP una vera delizia, profumata e saporita. Per secondo c’è la cotoletta petroniana o alla bolognese, cotoletta di pollo o vitello fritta nello strutto, sfumata poi in brodo di carne.
Ricoperta di prosciutto, parmigiana e cotta al forno. Da segnalare poi il friggione a base di pomodoro, cipolla e strutto, contorno ideale per carne o polenta. Come dolce infine la torta di riso o torta degli addobbi che si preparava al Corpus Domini o festa degli addobbi. A base si riso cotto nel latte, senza farina, delicato e molto profumato.
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